Saturday, April 27, 2013

Diario

Ho vissuto a lungo nei pressi di un fiume.
Puzzava e puzza da morire.
Putrefazione e chimica industriale.
Ma solo a raccattare sassi nei suoi pressi, ad otto anni o giù di lì, credendoti una giovane marmotta a caccia di pepite.
Se no, nei lustri successivi, è appena il suono delle notti insonni, il cemento baciato dalla luna, il lento respiro dei cetacei che crepano in silenzio.
Tra l'una e l'altra sponda, tra un taglio di capelli e l'altro, ti imbatti ignaro in questo tizio, sul finire del secolo passato - e non capisci un cazzo di quello che sussura, non gli conosci età, sai solo che da troppo tempo è morto, e tu dormivi.
Ma il tempo dispari fa i conti coi tuoi pari
e facilmente gli archi sono ponti
alle vertigini del tuo deambulare.


È primavera quando senti fame e sete, e il verde un buco nero nei ricordi.

Saturday, April 20, 2013

Matrix

Ma senz'alcuna pillola le cose
semplicemente accadono,
sorridi quando credi di crepare,
insistono le suocere,
le vipere sdentate ed i facoceri,
i numeri sommati ad altri zeri
l'altroieri,
ti giri sul cuscino ma non c'eri,
dimentichi la soma dei poderi
e tutta quella polvere
si accumula sul tuo desiderare,
le foglie di un monotono
domani seppellito tra le rose.