Wednesday, October 31, 2012

Poorformance

Finalmente cade il freddo.
I vetri delle imposte sbadigliano lanugini bianchicce, la stufa fa le fusa, io fumo come sempre e conto i panni da lavare.
Mi trovo qui perché succede, perché bisogna compiere quei passi altalenanti sul trito acciottolato di stagioni alterne, perché lo voglio anche se fa male.
Finalmente cade il freddo, e non fa rumore alcuno.
Accade invece che talvolta mi rilegga, e la cacofonia si fa pressante, urgente, quadrupedante e tutto. Dimentico occorrenze, ricordo ricorrenze e penso a tempi alterni.
Volevo dimezzarmi per fare due più due, ma succedeva troppo tempo fa, e adesso cade il freddo, le note si susseguono indefesse e quanto conta non importa affatto.
C'è troppo non vissuto negli angoli perduti, troppo ciarpame accumulato da buttare e la bilancia, vedi, è sempre in pari.
 
Cade il freddo, ma se ti stringo forte stiamo in piedi.
I lividi ci dicono chi fummo: chi siamo o chi saremo è un'altra storia.
Tendi le mani, un'altra vanagloria.

Tuesday, October 16, 2012

Brume

Come in sogno
piovete
e siete forma
anelito
ricordo.