Sarebbe dunque questo il redirect del mio vecchio - e primo, e solo - blog. Se mai fu tale.
Avrei voluto lì postare un semplice colpo di coda, "Ghosts of Dachau" degli Style Council.
Un po' perché cercavo di parlarne a un tale, poco fa; un po' perché sono due accordi o poco più, ma tanto basta; un po' perché - ma via.
La domanda della sera - più propriamente notte - verterebbe sull'arredamento: da intendersi interiore/metaforico o esteriore/letterale; cosa/quando/dove sei, fosti, sarai.
E chi.
Spazzatura. Dittatura. Semplice impostura.
Capisci: per quanto ampia sia la mia apertura alare, ciò che le mie piume estreme tangono è minuscolo, di fronte al tuo sorriso.
Lettore. Amante. Sangue vano che respiro ad ogni luna.
Cresco ad ogni invito che tu accetti - e muoio a passi lenti mentre corri a braccia aperte nella vita.
Questo breve, accidentale errore.
Dimenticare è imperativo - categorico l'altare dei tuoi passi
Eccomi qui.
ReplyDeletecosì ti tocca davvero inventartene un altro.
il punto è che sei criptico e ostico e io mo che ti dico?
dai su...
scrivimi potabile...
sbiciuck
Alla fine. (Vd. supra)
ReplyDelete